Hedy Lamarr, nata Hedwig Kiesler, è una ragazzina dalla spiccata intelligenza e mossa da un’innata curiosità. Cresce a Vienna in una famiglia benestante ed è evidente la sua natura ribelle e rivoluzionaria, sostenuta dal padre, direttore di banca, che l’approva spiegandole il funzionamento delle cose che la circondano, siano esse i motori delle automobili o gli apparecchi radio distribuiti per casa. Certo non importa se questo fa storcere il naso ai più, suo padre ha intuito perfettamente le potenzialità di una figlia così speciale. È giovane, ma Hedwig comprende presto che la sua vita non sarà facile bensì ricca di ostacoli da superare.
La società in cui vive è prettamente maschilista e non disposta a concepire la coesistenza di bellezza e intelligenza in un solo corpo, se di sesso femminile.
È il 1919 e una ragazzina dotata di una rara bellezza si appresta a calcare le scene del grande schermo. Il primo film è Estasi, che getta un’ombra di scandalo sulla nomea dei Kiesler per le scene giudicate “spinte”. Da qui in poi è una rapida ascesa al successo di Hollywood. Il celeberrimo produttore Louis B. Mayer, proprietario della Metro-Goldwyn Mayer, la nota e la scrittura come attrice di punta, contribuendo alla creazione di una stella del cinema.
La storia però è crudele. Nasce Hedy Lamarr, ma c’è un altro problema: l’ascesa del nazismo in Europa. Hedy è austriaca ma di origine ebraica, e in seguito all’invasione di Hitler dell’Austria, cerca di espatriare l’anziana madre, ormai vedova, verso l’America del grande cinema.
Passando per cinque matrimoni, tre gravidanze e molti lavori con attori di spicco come Clark Gable, Spencer Tracy e Bette Davis, la storia di William Roy e i disegni di Sylvain Dorange raccontano anche la vita di una grande donna che come hobby aveva l’inventare oggetti, incurante del giudizio dei critici di settore. Hobby questo che non l’abbandonerà mai, nemmeno quando nasce il brevetto Markey-Kiesler-Antheil siglato proprio assieme al compositore appassionato di endocrinologia George Antheil, che prevede una sincronizzazione dei siluri e dei trasmettitori che li guidano attraverso un sistema di salto di frequenza.
Il governo e i militari bocciano il progetto perché a sottoporlo alla loro attenzione non è uno scienziato bensì un’attrice, e per giunta una donna, e l’unico aiuto che si aspettano da lei è lo sfruttamento della sua fama per una raccolta fondi. Terminata la sua lunga carriera nel 1957, Hedy si ritira a vita privata a Houston dove nel 1997 riceverà un riconoscimento proprio per quel progetto scartato.
Uno strumento pensato per salvare la democrazia cinquant’anni prima diventa lo strumento per salvare la democrazia del Ventunesimo secolo. Alla determinazione e alla caparbietà di questa grande donna si deve infatti lo sviluppo dei nuovi sistemi Wi-Fi. Una figura contraddittoria e affascinante che ha saputo farsi valere in molte situazioni complesse, l’attrice che ha girato la prima scena di nudo sul grande schermo e la mente geniale che ha contribuito a gettare le basi della comunicazione senza fili.