Sporcarsi con il reale, affrontare il futuro

Wu Ming 5, Havana Glam, Fanucci, pp.420, lire 29.000

L’azienda per servizi narrativi Wu Ming (evoluzione del nome multiplo Luther Blissett) è un collettore di idee che rielabora e potenzia per poi riveicolarle come virus sovversivi.
Consapevoli del carattere immediatamente sociale e produttivo del lavoro mentale, prendono a prestito i codici del genere (dal romanzo storico, alla memorialistica, alla fantascienza) per violarli, raccontare storie, decostruire miti e continua temporali, sempre cercando di far saltare il nesso fra storia (e sua narrazione) e potere.
Dopo il viaggio nel passato ( Q e Asce di guerra ), Wu Ming 5 (ovvero Riccardo Pedrini) continua a sporcarsi con il reale e affronta il futuro prossimo sviluppandone le possibili cattive utopie (cfr. Libera Baku ora, DeriveApprodi, scaricabile all’indirizzo web: www.wumingfoundation.com/italiano/presentazione.htm).
Havana Glam è la seconda mossa sulla strada di un futuro che sempre più ci atterrisce: la Guerra Mondiale e la bomba atomica.
Pedrini coniuga la classica idea del viaggio nel tempo e dei mondi paralleli con uno scenario apocalittico. Siamo nel 2045; dopo la guerra totale del 2021 gli Stati Uniti sopravvivono nell’inverno atomico dell’emisfero nord mentre quello sud è scosso da guerre regionali.
Posto che è connaturata alla natura del potere la propria sopravvivenza a tutti i costi, la follia suicida del capitale cerca di scongiurare il proprio declino (che peraltro implica il declino della vita stessa) e di realizzare un predominio perfetto seppur in qualche altra dimensione.
Perciò un “temponauta” viene spedito nel 1944, col compito di far scattare il piano Totality (il bombardamento atomico delle 20 principali città dell’Unione Sovietica). Con l’URSS messa in ginocchio assieme a Germania e Giappone, niente guerra fredda, niente guerre in Corea e Vietnam, niente controculture, niente movimenti antisistemici che mettono in crisi l’egemonia yankee; niente bomba atomica nel 2021, perché già deflagrata nel 1944! Scongiurare la bomba a mezzo di bomba! Questa è la logica omicida e suicida del potere.
Il piano fallisce ma i continua che si aprono a partire dal primo “temponauta” ripropongono comunque il nesso fra potere e forze singolari, movimenti e sottoculture che nascono insopprimibili e ne “infettano” e scardinano la logica. Ecco così apparire i glam rockers cubani influenzati da David Bowie (Ziggy Stardust in salsa caraibica) che sconvolge la vita sull’isola e semina zizzania tra i dirigenti del Partito Comunista.
Si inverano così le parole che chiudevano Q : “non esiste un piano che possa prevedere tutto. Altri solleveranno il capo, altri diserteranno. Il tempo non cesserà di elargire sconfitte e vittorie a chi proseguirà la lotta.”


(Articolo pubblicato su Pulp libri n.34, novembre-dicembre 2001)