Leggere questo agile pamphlet di Pee Gee Daniel e Lukha B. Kremo fa lo stesso effetto di assistere a uno spettacolo pirotecnico. È costruito come una galleria di ritratti di leader politici contemporanei, non solo italiani, con un processo linguistico che sembra ricalcare la satira più cinica e intelligente, quella che fino dai tempi di Cuore faceva ridere a denti stretti l’intelligencija radicale e gli studenti universitari. Per gustarlo in pieno, bisogna leggere il libretto parola per parola, con attenzione, perché è farcito di doppi sensi, riferimenti storici, eventi di cronaca di qualche anno fa, giochi di parole, inciampi linguistici — una potenza di fuoco tale da richiedere un delizioso (e spassoso) apparato di note che di per sé è un pamphlet nel pamphlet, quasi un sesto della lunghezza totale del libro.
Scrive Lietta Manganelli nella Prefazione del volume: “Non ci sono remore. Niente timore, niente di niente. Si affonda non un coltello, ma un’arma molto più tagliente e più distruttiva: l’ironia, un’ironia feroce, al limite del sarcasmo, coraggiosa ma anche comica, divertente. Non c’è peggior aggressione che quella che mette in ridicolo, che trasforma dei “condottieri” in personaggi da burletta, in protagonisti di ballate folli e popolari. Pop appunto.”
E non c’è da stupirsi se gli autori l’hanno definito pamphlet, perché ha tutte le caratteristiche della parte migliore dell’invettiva, quella che non si limita a demolire, ma che sostiene con dati di fatto le argomentazioni. Gli autori si accaniscono infatti su una galleria di personaggi emblematici della degenerazione populista delle democrazie occidentali, ricordando eventi che ormai fanno parte del buon senso comune e portandone a galla altri molto meno conosciuti, o ignorati a bello posta dai media se non da un pubblico sempre più arroccato sulle proprie convinzioni. Tra i meritori bersagli di tanta satira che potremmo anche definire bipartisan: Donald Trump, Kim Jong-un, Vladimir Putin, Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Beppe Grillo, Danilo Toninelli, Ratzinger e Bergoglio, e poi ancora il fascismo e l’Europa Unita. “Nulla è inventato, anche se a volte ci piacerebbe, anche se vorremo che gli autori avessero scritto un libro di fantascienza o almeno di fantapolitica e non una rappresentazione della realtà, a volte folle, assurda, ma realtà.”. E così è da leggere il libro, seguendo appunto l’intuizione di Lietta Manganelli, accettando il gioco che mescola realtà e irrealtà, provocazione e terrore.
Pee Gee Daniel è lo pseudonimo di Pier Luigi Straneo, torinese che vive a Alessandria, autore di romanzi di genere e saggi. Lukha B. Kremo è lo pseudonimo di Gianluca Cremoni Baroncini, storico fondatore di Kipple, cresciuta da progetto dedicato alla cultura underground a piccola ma agguerrita casa editrice che pubblica soprattutto fantascienza e noir, con qualche titolo nel campo della poesia, della musica e del teatro; per esplicita scelta, si privilegia l’edizione in eBook. Lukha Kremo ha vinto il Premio Urania nel 2016 e ha a sua volta pubblicato diversi romanzi in cui la fantascienza sta un po’ stretta.