Noemi Fabra / Ascoltiamo il cuore

Noemì Fabra, Un cuore. Storia, scienza e tanto amore, tr. di Laura Bernaschi, Nomos Edizioni, pp. 48, euro 22,90 stampa, 6 anni +

In occasione di San Valentino – ma non solo – la piccola ma intraprendente casa editrice Nomos pubblica Un cuore. Storia, scienza e tanto amore, un albo di Noemì Fabra. Il testo non è soltanto di divulgazione scientifica ma anche un raffinato albo illustrato per giovani lettori curiosi ricco di tante pillole sulla storia dell’organo che ci batte in petto. Il libro è suddiviso in sei capitoli, ciascuno con l’obiettivo di approfondire una specificità del cuore relativa a medicina, matematica, storia fino ad arrivare a quella emozionale e musicale.

Fin dal sedicesimo giorno dopo il concepimento il cuore si forma nell’embrione pur senza avere una forma definitiva, mentre il ventricolo sinistro della madre si ingrandisce allo scopo di assicurare al feto una crescita corretta. Nel 1816 si costruisce il primo stetoscopio per mano del dottor René Laennec, in modo da evitare la troppa vicinanza (il medico era molto timido) al petto dei pazienti. Spesso l’azione era compiuta, in modo certamente rozzo, usando un quaderno arrotolato a forma di tubo.

Nel 1967 a Capetown in Sudafrica venne eseguito dal dottor Christiaan Barnard il primo trapianto di cuore, mentre ancor prima, nel 1893, il cardiochirurgo di origine africana Daniel Hale Williams praticò negli USA il primo intervento a cuore aperto. L’albo contiene molte curiosità riguardanti il mondo animale. Ad esempio, sapevate che esistono animali che un cuore proprio non ce l’hanno (meduse e spugne)? O che altri invece ne hanno addirittura più d’uno (il polpo tre, i vermi cinque)?

La parte centrale del volumetto è dedicata alla visione dell’organo nelle diverse culture: la giudaico-cristiana considerava più importanti i polmoni – quantomeno inizialmente – e quella azteca immaginava l’essenza della vita nel cuore, per i cinesi invece l’organo umano rappresenta la saggezza e la coscienza. Ovviamente immancabile la sezione dedicata a San Valentino e a Cupido oltre alla particolarissima leggenda che narra le vicende del cuore di Chopin – di cui però non sveliamo nulla per non rovinarvi il piacere della lettura. È innegabile che nella società odierna il cuore ha assunto altri valori e significati, soprattutto in ambito social. In conclusione si accenna alla rilevanza tecnica del battito cardiaco per i musicisti, che l’utilizzano come unità di riferimento nella misura del tempo. A lettura ultimata non resta che chiudere gli occhi e ascoltare il proprio cuore.