Marx, oggi. Un pensiero con sette vite come le talpe

Marcello Musto (a cura di), Marx revival. Concetti essenziali e nuove letture, Donzelli Editore, pp. 757, euro 30,00 stampa, euro 17,99 ebook

Quante volte abbiamo sentito affermare da autorevoli studiosi, analisti politici, economisti, giornalisti e quant’altro che Karl Marx e il suo pensiero sono da relegare in soffitta? Che le sue teorie sociali, politiche ed economiche, il suo sistema di analisi del capitalismo sono ormai inadeguati a descrivere la contemporaneità e l’era della globalizzazione? Innumerevoli volte, da almeno un quarantennio, la demolizione sistematica delle teorie marxiste è avanzata con un fuoco incrociato di TV, giornali, dipartimenti universitari, riviste scientifiche, un compiaciuto coro funebre troppo coordinato per non riuscire sospetto.

Da un decennio a questa parte, però, in seguito alla gigantesca crisi economica del 2008 nella quale siamo ancora invischiati, e in particolare nel biennio 2017-18, attraverso le iniziative organizzate per tutto il globo in occasione del 150° anniversario della pubblicazione de Il Capitale e del bicentenario della nascita, Marx sembra tornato alla ribalta. Anche grazie a manoscritti sconosciuti e testi inediti, si è avuto un rifiorire degli studi a lui dedicati, sono apparse interpretazioni innovative del suo imponente lascito che hanno aperto la via a nuovi orizzonti di ricerca, e si è scoperto che il pensiero marxiano risulta ancora indispensabile per comprendere le contraddizioni del capitalismo, i suoi meccanismi distruttivi dell’uomo e dell’ambiente.

Sull’onda di questo rinnovato interesse, l’editore Donzelli ha pubblicato un volume, Marx revival. Concetti essenziali e nuove letture, curato da uno dei maggiori studiosi italiani della materia, Marcello Musto. Diviso in capitoli che analizzano 22 concetti fondamentali (capitalismo, comunismo, democrazia, rivoluzione, ecologia, globalizzazione, e così via), il libro raccoglie i contributi di prestigiosi studiosi internazionali, con il duplice intento di una ridiscussione critica e innovativa dei temi classici della riflessione di Marx, e l’analisi di alcune tematiche non ancora accostate al suo pensiero. Il risultato è una panoramica ad amplissimo raggio, capace di suscitare la curiosità di chiunque sia interessato alla storia della cultura, delle organizzazioni sociali e delle relazioni umane, e da cui emerge una figura ben diversa da quella classica tratteggiata dalle correnti dominanti del marxismo novecentesco.

Questi studi dimostrano inequivocabilmente l’attualità della visione marxiana e mettono in evidenza alcuni aspetti oggi più cogenti che mai, riassunti lucidamente nella prefazione al volume firmata da Musto. Marx è stato infatti un autore “capace di esaminare le contraddizioni della società capitalistica su scala globale, ben oltre il conflitto tra capitale e lavoro”. Egli affrontò in modo innovativo i problemi oggetto delle sue ricerche, mettendo a punto un sistema di analisi della società che gli permise di cogliere delle caratteristiche tutt’oggi riscontrabili, come la degradazione a mero oggetto dell’essere umano nel sistema capitalistico e la sua conseguente alienazione, la tendenza all’automazione, il feticismo delle merci, l’idea del capitalismo non come mero sistema di produzione, ma come “ordine” sociale che pone vincoli concreti e pratici sulle vite, sugli atteggiamenti e sui modi di pensare delle persone. Egli colse e concettualizzò la separazione formale tra economia e politica, peculiare del capitalismo, che permette di confinare la democrazia in un dominio astratto, lasciando intatte le disuguaglianze in termini di ricchezza; la ridefinizione del ruolo dello Stato e delle funzioni della politica, con la modernissima concezione per cui le politiche pubbliche degli Stati nazionali dovrebbero privilegiare la “soddisfazione dei bisogni collettivi”, assicurare a tutti il diritto alla salute, “il tempo per un’educazione da esseri umani, per lo sviluppo intellettuale, per l’adempimento di funzioni sociali, per rapporti socievoli, per la libera espressione delle energie vitali, fisiche e mentali”, come egli scriveva. 

È inoltre poco noto che Marx assegnò grande rilevanza alla questione ecologica; che si interessò diffusamente di fenomeni migratori, dimostrando come gli esodi forzati, generati dal capitalismo, costituissero un elemento rilevante dello sfruttamento delle masse lavoratrici; che si occupò in modo approfondito di numerose altre tematiche, sottovalutate – quando non ignorate – da molti dei suoi studiosi, “che rivestono un’importanza cruciale anche nell’agenda politica dei nostri giorni”, come la relazione tra democrazia e libertà individuale, l’eguaglianza di genere, la critica dei nazionalismi, l’analisi delle guerre e delle relazioni internazionali, il riconoscimento del ruolo distruttivo del colonialismo.

Oltre al recupero e all’aggiornamento dei sistemi elaborati dal filosofo di Treviri, si è poi aperto un campo di studi molto fecondo delle sue idee alla luce dei mutamenti successivi alla sua scomparsa. Come scrive Musto, “andrebbero nuovamente indagate le riflessioni di Marx sulla società comunista quale ‘associazione di liberi esseri umani’”. Perché, ad un attento studio, “l’idea di società di Marx è l’antitesi dei totalitarismi sorti in suo nome nel XX secolo”, e le sue concezioni si rivelano ancora molto utili non solo per comprendere la società capitalista, “ma anche per individuare le ragioni del fallimento delle esperienze socialiste sin qui compiute”.

Insomma, Karl Marx ricorda i gatti, di cui si dice abbiano sette vite. In realtà, la sua periodica riscoperta e fama mediatica si devono al fatto che molte delle tendenze da lui indagate si sono ripresentate puntualmente, proprio quando le si dava per morte e sepolte. Dopo oltre trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino è dunque oggi possibile recuperare un Marx ben differente da quello dogmatico, economicista ed eurocentrico che a lungo ha dominato la scena, e questo volume si rivela uno strumento invero prezioso per riavvicinare la sua figura a quanti ritengono che ormai sia stato detto tutto sulla sua opera, e, soprattutto, per presentare un formidabile pensatore a una nuova e più aperta generazione di lettori. Fare tesoro dei suoi studi, delle sue insostituibili armi critiche per cercare di cambiare lo status quo è un imperativo categorico per chiunque abbia a cuore la messa a punto di un sistema alternativo al capitalismo illiberale e distruttivo che governa il mondo, la creazione di società più giuste ed equilibrate, nella sfera dei diritti come in quella dell’accesso alle risorse economiche, con la salvaguardia della salute di tutti e degli ecosistemi che ci consentono la vita. Progetto quanto mai urgente, alla luce dell’esperienza drammatica della pandemia.

Perché, al di là delle sterili dispute ideologiche, qui è in gioco il futuro della specie umana.