Invito a cena con Roald Dahl

Roald Dahl L'assaggio, tr. Bianca Lazzaro, Donzelli editore, pp. 496, euro 19,00 stampa, euro 10,99 epub

Se non ci fosse Roald Dahl bisognerebbe inventarlo e qui non si esagera affatto. Tanti piccoli lettori si sono avvicinati al mondo dei libri grazie ai suoi romanzi, sempre caratterizzati dall’ironia e dall’arguzia dei giovani protagonisti delle sue storie.  Chi di noi non ha memoria di Wonka e della sua fabbrica di cioccolato? E dell’intelligenza che sprizza dagli occhi di Matilde? Alzi poi la mano chi non si è commosso leggendo dell’amicizia con il Grande Gigante Gentile.

I bambini sono fortemente attratti dal potere della risata, quella che dalla pancia sale fino alla bocca e non la puoi contenere, dalle scene grottesche che descrive Dahl  e dalle situazioni assurde condite da un pizzico di magia. Questo accade perché i bambini si immedesimano nelle sue parole, vivono di quello humor nero che spunta dietro ogni pagina e imparano in fretta il messaggio celato nella storia.

L’assaggio, apparso per la prima volta sul Ladies Home Journal (1945) e in seguito ripubblicato sul New Yorker (1951), si discosta dalla produzione più nota dell’autore inglese (di origini norvegesi) e dalla vena dei grandi classici per ragazzi amati dal grande pubblico. Ritroviamo il lato forse più bizzarro e sottilmente spiazzante di Dahl, qui si parla infatti di un giallo del mistero, con chiari e inequivocabili riferimenti ad un “invito a cena con delitto”.

Siamo in un’elegante dimora londinese e tutto è pronto per accogliere una cena importante e il suo ospite principale. Oggetto del mistero è una pregiata bottiglia di vino che il padrone di casa porge al celebre gastronomo, senza etichetta, annata o luogo di provenienza. Parte la sfida, l’ospite è disposto a tentare la fortuna e mettere alla prova il fine palato per riconoscere di che vino si tratti?

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La posta in palio cresce come un’asta fino al culmine, terminando con la proposta azzardata del padrone di casa: “Voglio che tu scommetta la mano di tua figlia”. Il dado è tratto, ora non resta che procedere con la delicata e difficile degustazione del misterioso vino.

Una suspense sottile che monta di pagina in pagina fino all’indizio definitivo che scioglierà il mistero e svelerà l’arcano. Ma niente spoiler, tranquilli. Solo un racconto avvincente impreziosito in questa nuova veste pubblicata da Donzelli editore, dalle tavole dell’illustratore basco Iban Barrenetxea che con una cura del dettaglio chirurgica e raffinata ha aggiunto prestigio alla storia.

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Prestate dunque attenzione, e vediamo chi di voi lettori riuscirà a scovare l’indizio cruciale.