Gianni Cavallini, Willer Montefusco, Mimmo Sersante

INCONTRI. 5 dialoghi per Toni Negri

Il signor Keuner – il personaggio di Brecht -, riferendosi al filosofo cinese Ciuang-tze, racconta che scrisse un libro di centomila parole formato per nove decimi da citazioni. E sostiene che tali libri oggi non possono essere più scritti, perché manca l’ingegno: si preparano i pensieri da soli, nel proprio laboratorio, per non apparire pigri e con la pretesa di essere originali. Così, “succede che non esiste un solo pensiero utilizzabile, né alcuna formulazione d’un pensiero che possa essere citata”. Noi invece, come il filosofo cinese, condividiamo un “lassismo di principio in questioni di proprietà intellettuale”: anche noi siamo per la piena utilizzabilità e per l’irriverente e impudente diritto di uso di qualunque pensiero. Perciò nei 5 dialoghi (con Italo , Spinoza, Karl, Marx e Judith ) in omaggio a Toni Negri, spesso impregnati di citazioni più o meno dirette, esse non sono neanche segnalate, posto che “la parola della lingua è parola semialtrui”. (Cavallini, Montefusco, Sersante)

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