I libri del 2021 scelti da PULP

Il crepuscolo del mondo

di Werner Herzog, traduzione di Nicoletta Giacon, Feltrinelli.

Una scrittura essenziale  con una forza espressiva che ti catapulta in un immaginario erede di Fitztcarraldo, dove le grandi domande esistenziali fanno da  controcanto al protagonista.

Elena Baroncini


La sconosciuta della Senna

di Guillaume Musso, La nave di Teseo.

È un romanzo sorprendente, dotato d’incredibile e impressionante trepidazione per un affascinante mistero, rievocato nella perplessa sospensione tra le discordanti esortazione dell’attesa e del terrore.

Rita Bompadre


Pharmako gnosis

di Dale Pendell, traduzione di Annarita Taroni e Stefano Travagli, ADD.

Un natale esplorando la via venefica. Un po’ testo scientifico, un po’ grimorio magico, un po’ silloge poetica. Il capolavoro  di Dale Pendell è la sezione psichedelica della sua trilogia dedicata alle “droghe”. L’unica al momento appena tradotta in italiano, dalla eroica ADD Editore di Torino, con prefazione di Vanni Santoni. Per chi legge l’inglese si consigliano – sperando in un’ auspicata prossima traduzione – anche gli altri due volumi: Pharmako Dynamis: Stimulating Plants e Pharmako Poeia: Plant Powers, Poisons and Herbcraft. La scienza/arte delle streghe distillata in tre splendidi volumi illustrati.

Walter Catalano


Potere massonico

di Ferruccio Pinotti, Chiarelettere.

“Un lucido e documentato libro d’inchiesta che apre gli occhi anche ai ciechi, sui poteri che governano le nostre vite”.

Giuseppe Costigliola


Due Vite

di Emanele Trevi, Neri Pozza.

All’alto livello della scrittura si coniuga bene una storia di forti amcizie personali e di riflessione sul senso della vita anche dopo la morte. Due vite non è solo le vite di due amici cari ma anche la due vite che ciascuno può rivivere grazie al racconto degli altri.

Gioacchino De Chirico


Anatomia sensibile

di Andrés Neuman, traduzione di Silvia Sichel, SUR.

Attraversare il corpo, adorare ossessivamente la sua bellezza a tratti grottesca, percorrere le sue superfici, lasciarsi trasportare dai suoi ritmi. Morfologia e sintassi di un’anatomia dei tremori, degli sguardi e dei languori. Neuman ha cucito insieme perle di prosa breve e suadente: né racconto, né saggio, né biografia, ma tutto insieme in un ibrido felice.

Roberto Derobertis


La Fiamma Nera. Il rogo del Narodni dom a Trieste

Disegni di  Zoran Smiljanić soggetto e testi di Ivan e Zoran Smiljanić, traduzione di Darja Betocchi, Qudulibri.

Una graphic novel che coniuga il fascino del disegno con l’accuratezza della narrativa storica. L’incendio del Narodni dom, il palazzo polifunzionale, simbolo della comunità slava a Trieste nel 1920, fu la prima precoce azione del fascismo al confine orientale. La vicenda è narrata attraverso il rapporto via via sempre più conflittuale di due ragazzini, l’uno italiano e l’altro sloveno, alle prese con il forte razzismo antislavo che ne sconvolge le vite. Un libro utile per le scuole di tutta Italia per far capire la natura discriminatoria del “fascismo di frontiera”ai danni della importante comunità slovena e croata presente a Trieste.

Anna Di Gianantonio


Tutti i racconti (1931-1940)

di Clifford D. Simak, Elara.

Simak è stato il rappresentante di una fantascienza pionieristica, ma ancora ricca di suggestione, e questo non è il libro più bello del 2021, anche se è un bel libro. Ma è l´ultimo curato da Ugo Malaguti prima della sua scomparsa, nello scorso settembre, e allora questa menzione ha il valore di un ricordo e di un tributo a lui che l´ha tradotto, presentato e amato insieme a tanti altri autori indimenticabili.

Alessandro Fambrini


Papyrus. L’infinito in un giunco

di Irene Vallejo, traduzione Monica R. Bedana, Bompiani.

La nascita e l’evoluzione dell’invenzione più straordinaria dell’umanità: il libro.
In “Papyrus. L’infinito in un giunco” la filologa spagnola Irene Vallejo rivive l’emozionante avventura dei libri nel mondo antico, con aneddoti provati e riferimenti alla letteratura contemporanea. Un racconto che appassiona, tra letteratura “pop” ed ellenismo. Una lettura preziosa per tutti.

Laura Fedigatti


Il buon tedesco

di Carlo Greppi, Laterza.

È un libro che rende giustizia alla Resistenza. Non tedeschi contro italiani ma antifascisti contro i fascisti. Rudolph Jacob è stato un partigiano combattente nella zona di Sarzana, a lui Carlo Greppi dedica uno studio sugli antifascisti tedeschi che, appena poterono, furono al fianco dei loro compagni.

Domenico Gallo


 

Agency.

di William Gibson, traduzione di Daniele Brolli, Mondadori.

L’uomo che trent’anni or sono aveva previsto il mondo in cui viviamo, continua a creare l’impossibile, perchè la grande truffa di questo tempo viene da chi vuole convincerci che “There is no alternative”.

Luca Giudici


Quando abbiamo smesso di capire il mondo

di Benjamin Labatut, traduzione di Lisa Topi, Adelphi.

Benjamin Labatut ha iniziato a capire gli uomini quando gli uomini hanno smesso di capire il mondo, poiché alcuni uomini, risolvendo problemi, hanno compiuto stragi al cianuro e alla bomba H. Le burrasche mentali del Novecento non hanno pari: questo libro straordinario inchioda la tragedia del Sapiens che fa collassare il mondo perturbandolo.

Elio Grasso


Siria, la Rivoluzione impossibile

di Yassin Al Haj Saleh, traduzione di Antonino D’Esposito, MR Editori.

Nel decimo anniversario dall’inizio delle proteste contro il regime di Asad e dal principio di una delle più sanguinose guerre contemporanee, sulla Siria sembra calato il silenzio. Un silenzio pesante come un sudario, che nasconde le vittime e ne rivela soltanto le forme dei corpi inermi. Per restituire dignità politica alla “primavera” del 2011 era assolutamente necessario tradurre la più importante raccolta di scritti del maggior filosofo politico siriano: Yassin Al Haj Saleh.  All’interno del volume si trova tutto il necessario per ovviare al fatalismo, al tribalismo, alla “guerra contro il terrorismo” e ad altre amenità retoriche di stampo geopolitico. Vi si trova soprattutto una linea critica marxista-foucaultiana incentrata sull’analisi del potere contemporaneo – tra sovranità e repressione – capace di condurci oltre la mera indignazione empatica e farci intellettualmente partecipi di quanto la società civile siriana abbia politicamente prodotto attraverso la sua straordinaria insurrezione.

Michele Guerra


Piranesi

di Susanne Clarke, traduzione di Donatella Rizzati, Fazi editore.

Il Palazzo ha migliaia di saloni, avvolti da enormi statue sui muri e Piranesi accudisce le insidie delle maree, degli uragani e della solitudine, con amore santo. Due volte la settimana incontra L’Altro, che pretende di ricevere la Grande Segreta Conoscenza. Quando ci siamo invaghiti di questa atmosfera asfissiante e delicata, piena di metafore e simboli arcaici, esplodono i cambi di prospettiva. La storia ci sembrava perfetta, ma era solo iniziata.
Susanna Clarke ha creato un capolavoro di  spettacolare, vertiginosa forza fisica e metafisica.

Daniela Maddalena


Cosmotecnica

di Yuk Hui, traduzione di Sara Baranzoni, Produzioni Nero.

La questione della tecnica, da Heidegger a Deng Xiaoping, per Yuk Hui non si pone indipendentemente, ma soltanto in un mondo, il nostro, dove l’incoscienza tecnologica è quel “pilota automatico” universale che ci ha guidato fin qui.

Fabio Malagnini


Anaïs Nin. Nel mare delle menzogne

di Léonie Bischoff, traduzione di Giovanni Zucca, L’ippocampo.

Una graphic novel intensa per riscoprire una scrittrice che ha siglato autentici capolavori della narrativa erotica. Una figura fragile e sensibile che ha saputo  ricreare su carta i sogni e i desideri più nascosti dell’animo umano come nessun altro è stato in grado di fare.

Valentina Marcoli


Miti personali. Sedici racconti

di Matteo Marchesini, Voland.
Matteo Marchesini è critico letterario, poeta e narratore. Nei sedici racconti che corrispondono ai “Miti personali” del titolo, l’autore ripercorre per sommi capi la storia culturale occidentale, infondendo nella scrittura l’acume dell’analisi critica, facendo ricorso a tutti gli strumenti del poeta e del narratore e trovando, in tutto questo, un particolare e affascinante equilibrio.

Lorenzo Mari


L’abito bianco

di Nathalie Léger, traduzione di Tiziana Loporto, La Nuova Frontiera Editore.

Nel raccontare la vicenda di Pippa Bacca, l’artista violentata e uccisa in Turchia nel 2008 dopo essere partita in autostop vestita in abito da sposa per raggiungere Gerusalemme attraverso undici paesi afflitti da guerre, L’abito bianco percorre – a perdifiato, su e giù nel tempo e nello spazio – la strada della vita e quella dell’arte, abbattendo con raffinato equilibrismo le barriere che sembrano dividere le due sfere e indagando il senso del residuo immaginario che permane nell’inevitabile intersezione tra le due.

Giulia Masperi


Dell’impotenza. La vita nell’epoca della sua paralisi frenetica,

di Paolo Virno, Bollati Boringhieri.

«La questione, aperta, che ci assilla come un rimorso, è comprendere per quali vie raccoglitori e lavoratori part-time arriveranno ad agire e patire collettivamente, bucando di tanto in tanto lo stato di impotenza cronico che li attanaglia».
Da Aristotele a Marx un “materialista malinconico” – come si definisce Virno – si interroga sulla domanda fondamentale del nostro presente.

Elisabetta Michielin


La vita e la morte. Seminario 1975-1976

di Jacques Derrida, traduzione di Francesco Vitale, Jaca Book.

Cosa c’è tra la vita e la morte? Secondo Jacques Derrida tra la vita e la morte c’è la scrittura, una prassi che da millenni ci consente di vivere, o forse semplicemente di sopravvivere. Partendo dal trattino che separa la vita e la morte, Derrida sviluppa in questo straordinario Seminario l’idea di una nuova pratica filosofica che si inserisca in questa sospensione della nostra condanna a morte, una sospensione da cui nasce la scrittura. Riprendendo una gloriosa tradizione di studi filosofici, e conducendo un dialogo serrato con autori come Nietzsche, Freud e Heidegger, Derrida ci ricorda che all’origine della nostra eredità biologica c’è sempre un atto di trascrizione del codice della vita e dunque, in ultima analisi, una grammatica.

Paolo Prezzavento


Solenoide

Di Mircea Cărtărescu, traduzione di Bruno Mazzoni, Il Saggiatore.

Un libro di Mircea Cărtărescu non è soltanto una lettura, ma un’esperienza sensoriale: la sola differenza è che si tratta di un’esperienza intellettuale prima che fisica. Attenzione a non rimanere intrappolati nel suo mondo di periferie tristi, fenomeni scientifici incomprensibili, eventi misteriosi in cui il sogno si mescola al ricordo e alla realtà.

Franco Ricciardiello


Donbass / La guerra fantasma nel cuore dell’Europa

di Sara Reginella, Exòrma.

Un libro su una guerra nel cuore dell’Europa assente dai notiziari e con verità troppo scomode che vengono manipolate dai media. Un viaggio in un’Ucraina diversa da quello che ci aspetteremmo, che apre visioni verso paesaggi ambientali e interiori sorprendenti. Con uno stile di qualità superiore che fa entrare Sara Reginella nel novero delle scrittrici più interessanti.

Roberto Sturm


Sono un mostro che vi parla

Paul B. Preciado, Sono un mostro che vi parla, traduzione di Maurizia Balmelli, Fandango.

Con una scrittura vertiginosa, Preciado ci regala spunti per elaborare – collettivamente, lui dice –  una epistemologia capace di rendere conto della molteplicità dei viventi, senza ridurre il corpo alla sua forza riproduttiva eterosessuale, che non legittimi la violenza etero-patriarcale e coloniale.

Marc Tibaldi


La morte di Vivek

di Akwaeke Emez, traduzione di Benedetta Dazzi, il Saggiatore.

Il suo fascino è inequivocabilmente femminile, come la sua anima, ma il suo corpo è maschile – e la rigida società nigeriana non ammette eccezioni e mezze misure. Nessuno come Vivek riesce a suscitare intorno a sé un vortice di desiderio e paura; nessun altro ha quella forza tranquilla che deriva dall’essere se stessi. Eppure proprio la sua autenticità lo rende innocente, e quindi terribilmente fragile: è per questo che il suo gruppo di amiche e amici lo protegge e lo ama quasi come un santo laico. E allora come, perché Vivek è morto? La risposta non è quella che tutti si aspettano. Strutturato come Cronaca di una morte annunciata – sappiamo fin dall’incipit che “Diedero fuoco al mercato il giorno in cui Vivek Oji morì” – questo romanzo breve e intenso è la seconda, splendida prova di un’autrice dalla voce originale e potente.
Sara Tosetto