Un viaggio senza tempo per ritrovare il proprio padre

Gianluca Mercadante, L’isola senza tempo, Las Vegas Edizioni, pp. 216, euro 15,00 stampa, euro 5,99 epub

Ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di un luogo tutto nostro, dove isolarci dal resto del mondo, ritrovare un po’ di solitudine per poi affrontare meglio i problemi della vita. Non importa se questo luogo sia reale o semplicemente immaginario, un approdo sicuro creato dalla nostra fantasia dove possiamo accedere chiudendo gli occhi e iniziando a sognare. 

Questo luogo, che non ha uno spazio né un tempo, è quello dove si recano Biagio e Marcello, i due protagonisti del nuovo romanzo di Gianluca Mercadante, scrittore vercellese che, in questo strano anno 2020, ha pubblicato, solo in ebook, anche Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile. Diario di un parrucchiere in quarantena (Las Vegas Edizioni), dove racconta i suoi sessanta giorni in quella bolla di isolamento dentro cui ci ha costretto la pandemia di Covid-19.

In L’Isola senza Tempo facciamo la conoscenza di Biagio, un quarantenne che sta per partire con la persona che ama per qualche giorno di vacanza. Questo breve viaggio è stato programmato con cura e in segreto, perché la persona amata da Biagio è Andrea, un medico sposato e con una figlia. Un amore clandestino, oltretutto, gay, cosa di cui ancora oggi è difficile parlare, soprattutto al padre anziano e malato.

Ma, dopo aver pianificato la partenza per la Sardegna in modo che il volo aereo coincida con un volo per la Svezia, dove Andrea dovrebbe andare per un congresso medico; dopo essere arrivati in aeroporto appena in tempo, nonostante un temporale improvviso abbia messo a dura prova i tergicristalli della vecchia Renault Clio nera classe 2001, che Biagio si ostina a non voler cambiare in omaggio al grande Stanley Kubrick e al suo 2001 Odissea nello spazio; dopo che il loro volo è stato spostato, e contemporaneamente anche quello per la Svezia si ritrova con lo stesso ritardo, come se il fato si fosse alleato ai due amanti clandestini; dopo tutto questo, davanti al gate d’imbarco, Biagio riceve la telefonata di Angela, una OSS che si occupa di Marcello, il padre di Biagio, che si trova in una casa di cura per malati con demenza senile. Marcello è peggiorato all’improvviso, è stato portato di corsa in ospedale, è molto grave e potrebbe morire da un momento all’altro.

Biagio si ritrova al capezzale di Marcello, che, al contrario di quanto ci si possa aspettare, è lucido e ben lontano dal momento del passaggio definitivo. Anzi, propone al figlio di fare un giro in un luogo che entrambi conoscono bene, un luogo dei sogni creato da Marcello per Biagio, quando, a soli sei anni, perde la madre. In questo luogo immaginario e fiabesco, padre e figlio possono ritrovarsi senza limitazioni di nessun genere.

Ed è proprio lì, sull’Isola Senza Tempo, dove Marcello vuole recarsi insieme a un Biagio stupefatto, sia per la sorpresa di trovare il padre più arzillo di quanto sia possibile, sia perché quel posto non esiste se non nella loro immaginazione.

È un viaggio diverso da quello pianificato con Andrea, ma questo sull’Isola Senza Tempo assume, per Biagio, un significato tutto particolare: è un ritorno nel passato, ai personaggi della sua infanzia, quando l’isola era un modo per sentire ancora vicino la madre; ad altri che sono passati come meteore su questa terra, come Bonaparte, giovane strano nato in un tempo sbagliato; ma soprattutto per Biagio questo viaggio è l’incontro tra padre e figlio, un modo per dirsi quello che non ci si è mai detti, per pudore o paura di ferire o chissà che altro, ma che già si conosce. Perché per un padre, come Marcello, non c’è bisogno di parole per capire cosa si cela nell’animo del figlio che ama più di ogni altra cosa.

Ma che luogo è davvero l’Isola senza tempo? Perché Marcello vuole portare suo figlio in questo posto fantastico, che in alcuni momenti sembra più reale del mondo vero? Questo lo deve scoprire il lettore attraverso le pagine di questa favola per adulti, che riserva non pochi colpi di scena e un emozionante, commovente finale. 

Dopo una serie di fortunati libri pubblicati con Las Vegas Editore (tra cui, PolaroidCheroseneCaro scrittore in erba, Caro lettore in erba e Casinò Hormonal, quest’ultimo caso letterario nel mercato degli eBook e fra i migliori dieci romanzi erotici degli ultimi anni secondo Panorama), Gianluca Mercadante ha raggiunto una nuova maturità narrativa con questo romanzo, solo all’apparenza di semplice lettura, ma che ha in nuce tutte le caratteristiche che rendono unico e riconoscibile lo stile dello scrittore vercellese, che ha avuto come maestro Sebastiano Vassalli – e, possiamo dirlo, il grande scrittore novarese sarebbe davvero fiero del suo allievo.

L’Isola Senza Tempo è un romanzo divertente, ironico e spesso irriverente, pur commovendo il lettore posto davanti ad alcuni dei grandi temi della nostra moderna e complicata società.

In questo anno così particolare e difficile, immergersi nella scrittura brillante di Mercadante e lasciarsi trasportare verso i lidi dell’isola di Biagio e Marcello è di certo un’esperienza preziosa che ogni lettore potrà portare dentro di sé, come un bel sogno che non ci abbandonerà mai.