Corrado Peli / A volte i grandi ritornano

Corrado Peli, Il ponte dell’impiccato, Fanucci, pp. 289, euro 14,90 stampa, euro 6,99 epub, + 14 anni

Il comparto dell’editoria dedicata alla fascia Young Adult si è notevolmente ampliata negli ultimi dieci anni così come le serie in streaming, tutto è subito diventato virale partendo da Booktok con i suoi e le sue influencer a dettar legge sulle classifiche di vendita e con sempre pronto un consiglio in tasca. Questo fenomeno è diventato così imponente da suggestionare gli editori che si sono prodigati a creare collane speciali investendo sui ragazzi trasformati improvvisamente in lettori forti. Tra i generi primeggiano il fantasy e le storie d’amore tra adolescenti con un focus su LGBTQ+, ma non mancano certo azzardi di fantascienza e horror.

Tra i primi titoli di successo – anche se non letterario, quantomeno non in prima battuta – troviamo la serie televisiva Stranger Things, con le sue atmosfere anni ’80 e la buona musica di quel periodo, oltre a un’abbondante dose di elementi soprannaturali che strizzano l’occhio alla tensione dei film horror. Tolta la soggettività del giudizio, ogni generazione ha infatti il suo titolo iconico – in letteratura possiamo non citare il maestro Stephen King con i losers di It?

A questo punto dobbiamo tornare in Italia e lo facciamo per un autore già apparso in precedenza su Pulp Magazine con I bambini delle Case lunghe (Timecrime Fanucci). Corrado Peli torna in libreria con Il ponte dell’impiccato, seguito di La maledizione di Fossosecco, che conclude la dilogia “La Balotta dei Tramonti”. Non abbiate paura di esservi persi il primo volume della serie e avventuratevi con fiducia a questo secondo episodio grazie al riassunto che vi accompagnerà senza problemi nella storia. Atmosfere nebbiose, una maledizione, un grosso mistero da risolvere, fantasmi che si aggirano per il paese, e una banda di amici tredicenni per un’avventura al limite dell’incredibile. Questi gli ingredienti del nuovo romanzo di Peli, si torna a Fossosecco, piccolo borgo a metà tra Ravenna, Ferrara e Bologna in compagnia di Giuseppe e i suoi figli Marco e Anna. Don Silvio viene fucilato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale ma il suo spirito è inquieto e non troverà pace fino a quando il colpevole del tradimento non morirà per colpa di una maledizione che il sacerdote lancia grazie a un manufatto di origine vudù.

La caparbietà e la testardaggine dei ragazzi e di Marco in primis, la memoria storica e le amicizie del professor Bassi e della sorella Rosa la Folle, e gli ultimi istanti di vita dei fantasmi che tornano, riusciranno a sbrogliare la matassa di intrighi che si è venuta a formare negli anni, e tutte le bugie e i segreti verranno finalmente svelati. Sarà lo spirito irrequieto di Giorgio Pillari impiccato sotto il ponte a dare il via alla ricerca della verità. Di chi sono quelle scarpe dall’impronta particolare? E quanto c’entra la potente famiglia Brusa che a Fossosecco tutto possiede e tutto decide? In una corsa contro il tempo la Balotta dimostra che nella vita di tutti i giorni occorre coraggio e che per ottenere giustizia a volte bisogna sapersi fidare degli altri. Una perfetta ghost-story da leggere sotto le coperte, un romanzo di divagazione che contiene tuttavia anche molti argomenti di discussione quali il capitalismo, la corruzione, l’inclusione e l’ambientalismo in un mix calibrato e dosato con precisione millimetrica. Tra citazioni e omaggi a Stephen King – che Peli ricorda in qualche modo con le sue storie e i suoi personaggi –, una colonna sonora contemporanea e un gergo da generazione Z, questo romanzo si assicura un posto accanto ai libri per young adult più apprezzati e apprezzabili pubblicati nell’ultimo anno.  Per cui se vi sentite coraggiosi abbastanza, vi auguriamo una buona lettura, rigorosamente col favore della notte.