Che Natale sarebbe senza fantasmi?

Bridget Collins, Imogen Hermes Gowar, Kiran Millwood Hargrave, Andrew Michael Hurley, Jess Kidd, Elizabeth Macneal, Natasha Pulley e Laura Purcell, Natale con i fantasmi, tr. Simona Fefè, Neri Pozza, pp. 240, euro 18,00 stampa, euro 9.99 epub

Un’antica tradizione britannica vuole che a Natale si raccontino storie di fantasmi. Non ci dobbiamo stupire, gli inglesi hanno sempre dimostrato una grande passione per la narrativa gotica, in particolare dal Settecento in avanti, come dimostrano le opere di Horace Walpole e Ann Radcliffe (il mito letterario di Jane Austen), seguiti dai colleghi del secolo successivo e oltre – primo fra tutti Charles Dickens. Il grande romanziere della Londra vittoriana dalle strade sudicie e malfamate, delle fabbriche dalle condizioni disumane, degli orfani maltrattati, è stato un estimatore dei più appassionati del genere gotico. Tanto da spingere gli amici scrittori (come Wilkie Collins, considerato il padre dei romanzi d’indagine e del mistero all’inglese, di cui Dickens fu mentore) a scriverne, cimentandosi lui stesso e, così facendo, regalandoci la più famosa storia di Natale infestata dai fantasmi della letteratura mondiale. Per mantenere questa usanza, la casa editrice vicentina Neri Pozza propone per le festività del 2021 Natale con i fantasmi, una raccolta di otto storie scritte da sette scrittrici e uno scrittore inglesi, le cui opere – pubblicate anche in Italia – sono tutte considerate ottimi esempi della narrativa gotica contemporanea.
Una casa bianca e nera, con un giardino decorato da alberi potati a formare i pezzi degli scacchi, attira un giocatore ossessionato da questo gioco; si troverà a passare due notti da incubo, in cui dovrà sfidare un avversario che non è di questo mondo.
Una giovane madre, in fuga col proprio figlio da un marito violento e aiutata da un padre padrone, si trova prigioniera della casa dove il genitore portava le sue amanti, tutte sparite misteriosamente; troverà così un aiuto inaspettato e agghiacciante.
Un fotografo commemorativo – ovvero, di defunti, abbastanza in voga nell’Ottocento – si innamora di una giovane morta che deve ritrarre, tanto da trafugarne la salma per riportarla in vita; si renderà conto di quanto bellezza e malvagità risiedano entrambe nel corpo della fanciulla, tanto da arrivare a una decisione estrema.
Dopo un incidente a cavallo, una giovane si trova immobilizzata sulla “sedia meccanica” che il futuro sposo della sorella aveva ordinato per il vecchio padre infermo e recentemente deceduto. La sedia sembra muoversi da sola, terrorizzando la ragazza, fino a quando lei capisce che una presenza cerca di comunicarle qualcosa, forse un delitto nascosto… E così via.
Natale con i fantasmi (The Haunting Season, “La stagione infestata”, nell’edizione originale, ottimamente tradotta in italiano da Simona Fefè) è una raccolta che sarebbe piaciuta a Dickens. C’è poco di stagione natalizia, in queste storie ambientate quasi tutte nell’Ottocento e in un paio in tempi più recenti, ma l’atmosfera è quella giusta per le giornate fredde e buie di dicembre. Ognuno degli otto racconti è costruito in modo sapiente, dosando terrore, macabro, mistero e soprannaturale da maestri del genere quali gli otto autori. Mentre si diffondono le note di God Rest Ye Merry, Gentlemen il fuoco scoppietta nel camino, la neve scende ad annunciare l’arrivo del Natale: non c’è niente di meglio che immergersi nelle situazioni perfettamente gotiche di queste storie incantevoli, trattenendo il respiro pagina dopo pagina, rabbrividendo non per il freddo, ma per l’apprensione di scoprire come l’eroe o l’eroina della storia riuscirà a uscire dalle situazioni più terrificanti. E se vi capitasse di sentire degli strani rumori, non preoccupatevi: è solo il vostro fantasma di Natale che viene a farvi gli auguri.