Dominique Valente è una scrittrice per ragazzi nata in Sudafrica e trasferitasi in Inghilterra. Autrice di una serie di successo intitolata Starfell, e per ora composta di due volumi, esordisce in Italia con questo Starfell. Sulle tracce del giorno scomparso (pubblicato in Inghilterra nel 2019) e seguito a ruota da Willow Moss and the Forgotten Tale (2020). In realtà la giovane protagonista si chiamerebbe “Salice” Moss, ma la traduzione adottata come Mimosa è comunque azzeccata.
“La maggior parte della gente crede che nascere con i poteri magici sia un sogno diventato realtà, ma solo perché dà per scontato che siano poteri entusiasmanti, come volare o diventare invisibili o trasformare in un maiale un parente antipatico. Ci si immagina la magia come un grande banchetto con tutte le vivande in bella vista per essere gustate.”
Mimosa fa parte della potente famiglia Moss, ma a discapito delle sorelle maggiori ha un potere che non riesce proprio a considerare tale. Lei non fa parlare i morti come la madre, e non è nemmeno di una bellezza appariscente come le sorelle. Mimosa ritrova le cose perdute. Sì, proprio come le chiavi di casa o i calzini spaiati, quindi non propriamente un superpotere.
“Mimosa aveva un talento che la maggior parte della gente associava più a una discarica magica che a un banchetto: utile, ma non rientrante nella categoria snap, puf e bum! No, neanche un piccolo snap o un tenue bum, anche se facendo attenzione un lieve puf si sentiva. Mimosa aveva il potere di ritrovare le cose smarrite. Come le chiavi. O i calzini. O, come successo di recente, la dentiera di legno del vecchio Geremia Fisima, esperienza tutt’altro che piacevole visto che si era materializzata sulla mano di Mimosa tutta sbavata da Matusa, il decrepito mastino dei Fisima.”
Un giorno inaspettatamente la strega più temuta di Starfell, Morgana, si presenta alla porta della piccola streghetta chiedendole aiuto: è sparito un giorno della settimana! Se non lo si ritrova in fretta il mondo intero potrebbe sparire e sarebbe un grosso guaio.
“Ma c’è dell’altro – proseguì Chopak. – Sono giorni che mio nipote Raymar si comporta in modo strano, sembra stordito. Doveva sposarsi e la cosa assurda è che non sa se l’ha fatto. Dice che non si ricorda niente! – Il problema è che neanche gli altri ricordano niente – aggiunse Ybaer. Morgana annuì. – È successo anche a noi -. E raccontò loro la storia del martedì scomparso.”
Una storia sorprendente e divertente che nella sua apparente semplicità spiega che anche le cose che appaiono come irrilevanti possono nascondere un risvolto stupefacente, e insegna ai giovani lettori a credere nelle proprie capacità e risorse.