Un viaggio strampalato e quanto mai bizzarro nel mondo dei dottori per far comprendere ai più piccoli che non bisogna avere paura dei medici, che sono figure amiche a nostra disposizione per far crescere sane e forti tante nuove generazioni di bambini. Un padre giraffa e suo figlio in occasione di una visita medica chiacchierano di dottori, e a proposito di pediatre il piccolo chiede se sia la dottoressa dei piedi. Inizia così dunque una divertentissima avventura nel mondo della medicina tra battute, scherzi e affermazioni false dette appositamente per sviare l’attenzione del bambino dal timore all’aspetto divertente della figura professionale, strappandogli una risata. Le pediatre infatti, come noto, mettono rotelle ai piedi, fanno punture a caso a seconda del meteo e vanno nella spiaggia dei pediatri quando il cielo è blu. Si passa così all’oculista che cura occhi, occhiatacce e occhiatine, fanno leggere ai bambini parole magiche sempre più piccole come ziped, dpczlft etc. E se riesci a leggere tutto ti regala delle caramelle.
Ma cosa c’entrano i trichechi del titolo? Beh, loro preferiscono farsi visitare dall’oculista per paura del dentista così i loro denti crescono fino a diventare sempre più lunghi. E le caramelle loro le disintegrano per renderle minuscole e facilmente masticabili, evitando che facciano venire la carie che causa dei buchi enormi tanto da produrre l’eco, in cui il dentista si cala per curarlo. Accanto allo studio del dentista c’è poi la porta del dottore col nome più impronunciabile di tutti: l’otorinolaringoiatra. Un mix di tutti gli altri dottori, simile a un Frankenstein della medicina, che cura orecchie, gola e naso dove trova soprattutto le dita dei bambini che toglie con speciali uncini. Ma in particolare l’otorino è amico dell’ortopedico che trascorre tutto il suo tempo nell’orto e chiama tutti i giovani pazienti con nomi di verdure, e controlla che il loro fusto cresca ben dritto e resistente al vento.
Corinne Zanette, illustratrice, lavora come atelierista ed è un’esperta del linguaggio nelle scuole d’infanzia, negli asili nido e opera con le istituzioni di Reggio Emilia nell’ambito della formazione dei bambini. In questo caso illustra in maniera corretta e coerente con il testo del racconto l’albo, disegni stilizzati e molto colorati ma senza sfumature per sottolineare il messaggio diretto e conciso delle parole dell’autore.
Un divertentissimo e molto giocoso albo illustrato, un catalogo che come cita la fascetta è il più pazzo del mondo per una lettura terapeutica oltre che entusiasmante. L’approccio dei bambini con i dottori è un passaggio delicato dell’infanzia, i genitori possono trovarsi impreparati davanti alla reazione dei propri figli e non saperla gestire correttamente. Bagini suggerisce quella che potrebbe essere un’ottima soluzione per affrontare al meglio la situazione.