E se il lupo di Cappuccetto Rosso non fosse poi così cattivo? E se al posto del Principe Azzurro le principesse si innamorassero di un principe nero? E se i sette nani non fossero davvero nani? Alex Pardi, autore di questa raccolta di fiabe capovolte, si è divertito a mixare e giocare col lettore, a mischiare le carte in tavola per confondere i finali – ma non solo – delle principali fiabe con cui siamo cresciuti.
Il lupo cattolico del titolo è infatti il famoso lupo che incontra la piccola Cappuccetto ma nell’istante in cui si trova di fronte la nonna, un donnone dalle proporzioni di un armadio che spacca legna e cucina marmellata di cipolle, intuisce le possibili disastrose conseguenze del suo piano – mangiare la nonna e la nipote –, dunque si salva in corner presentandosi come il lupo catt…olico con un abile gioco di parole.
In un’altra storia conosciamo Bianca, figlia del conte Neve, proprietario di una miniera in cui lavorano sette fratelli, i fratelli Nani: degli energumeni sfruttati sul luogo di lavoro che si vendicheranno sulla matrigna cattiva, la perfida Grimilde, vamp dai gusti un po’ eccessivi in fatto di stile, tanto da amare tessuti leopardati e accessori appariscenti.
In “Storia del Principe Nero” risulta subito simpatico Filippo, il figlio del re, per il suo modo “giovane” di parlare, tutto slang ed espressioni bizzarre, incomprensibili agli occhi, anzi pardon, alle orecchie dei genitori. Tra uno “spacca!” e un “ci si becca!” la regina riuscirà a combinare il suo fidanzamento con una principessa di un reame vicino, la Principessa Begonia, ragazza punk che suona nella band La Vedova Nera e i Musici Atroci. Ci sono perfino dei riferimenti storici – che lasciamo all’interpretazione del lettore – nel racconto Storia di Arturo con la Gioventù Crapulona e le sue divise tutte nere, e il fondatore, un re molto bellicoso ma per nulla coraggioso.
Un libro spassosissimo che tra battute fulminanti e siparietti comici si divora in un paio d’ore e che conquista grandi e piccini, questo esordio di Alex Pardi, spezzino d’origine e milanese d’adozione. Si direbbe che Pardi non potrebbe aver fatto altro nella vita, oltre a scrivere storie per divertire i bambini, ma a sorpresa si scopre invece che l’autore è un programmatore di computer, oggetti evidentemente ben più seri e complessi.
Una raccolta consigliatissima e un altro piccolo successo editoriale marcos y marcos nella collana Gli Scarabocchi che consigliamo di andare a spulciare per scovare altre imperdibili chicche come questa. Non ci resta che augurare buona lettura e buone risate!
Ascolta l’intervista all’autore sul canale youtube di Pulp Magazine